L'azienda Zidarich, nata nel 1988, è immersa nel Carso triestino, questo affascinante e aspro territorio da cui gode una bellissima e unica posizione nel borgo di Prepotto a Duino Aurisina (TS).
A 280 metri sul livello del mare, su queste terre battute dai forti venti di bora che soffiano insistenti oltre i 120 km orari, tra le bianche rocce lambite dagli influssi mediterranei più dolci della costa, nascono le coltivazioni dell’azienda Zidarich, realizzate a vigneti dalle dimensioni ridotte, seguendo il sistema di allevamento a Guyot e alberello.
Il Protagonista
Abbiamo incontrato Benjamino Zidarich, titolare dell’omonima azienda vinicola di Prepotto, che gentilmente ci ha raccontato com’è nata la sua passione per la produzione del vino, alimentata unicamente dal profondo amore per la sua terra carsica.
Presente su questo territorio da sette generazioni, la famiglia Zidarich ha lavorato con grandi sacrifici questa terra dal caratteristico colore rosso per l’alta concentrazione di ferro, producendo inizialmente vino solo per semplice fabbisogno o per tutt’al più per rivenderlo all’osteria del paese. Nel 1988, all’età di diciotto anni, Benjamino ha intuito che quella passione tramandata dalla famiglia poteva aprirgli la strada verso una vera e propria impresa e diventare viticoltore nel pieno rispetto delle tradizioni respirate fin da ragazzo nell’azienda paterna.
«Ho incominciato nell’88 con passione e una grande voglia di fare - ricorda Benjamino - ora ci lavora tutta la mia famiglia, i miei figli e uno zio. Mi ricordo il primo sorso di vino da ragazzino, è stato forse un po’ brusco, però avevo già coscienza che stavo assaggiando un prodotto della mia terra, della mia famiglia, un prodotto che aveva un legame forte con il territorio e rappresentava il sacrificio che stavamo facendo per produrre questo vino».
I vini
Il prodotto di qualità eccellente che deriva da tanto impegno e dedizione è costituito soprattutto da vini bianchi come la Vitovska, una varietà autoctona del Carso, la Malvasia, importata dalla vicina Istria, di antiche origini greche e inserita molto bene sul Carso e dintorni, e un terzo vino derivato da un assemblaggio di Vitovska, Malvasia e Sauvignon che prende il nome dal toponimo storico Prulke - la zona situata nell’area sottostante Prepotto in cui l’azienda sta ampliando i propri vigneti - prodotto già dal 1996 con il suo profumo di salsedine, spezie e pietra focaia.
Come rossi l’azienda produce il famoso Terrano, un vino storico del territorio che assume caratteristiche uniche grazie proprio al tipo di terreno, al microclima e all’altitudine, messo in commercio solo a due anni dalla vendemmia, e infine una riserva che prende il nome da Ruje, altro toponimo storico, derivante dall’assemblaggio di Merlot e Terrano del Carso.
Nonostante le difficoltà oggettive con cui si conquista ogni metro di quella poca terra sull’immensa pietraia circostante, la sfida della “viticoltura eroica”, regala anno dopo anno grandi emozioni con un prodotto eccelso che si lascia amare e apprezzare anche al di fuori del suo territorio a livello nazionale ed internazionale.
«Prima di tutto il vino lo devi amare e io dico sempre che faccio il vino che piace a me». Con questa lapidaria dichiarazione, Benjamino Zidarich esprime tutta la filosofia di un'azienda fondata sul forte legame con il territorio, sulla tradizione e sulla passione per questo antico mestiere. «Nonostante alcune annate difficili come il 2003 per la grande siccità in cui si è perso tanto prodotto e quella del 2009, quasi tutte le annate degli ultimi 10-15 anni sono state buone senza grandi problemi di clima, grazie alle cantine scavate nella roccia che qui sono veramente uniche, mantengono la temperatura costante e la climatizzazione si ottiene senza l’utilizzo di energia elettrica, condizione ideale per la conservazione dei vini».
E’ dunque rivolgendosi a tutti coloro che amano questi profumi aspri e questo paesaggio forte che conclude la nostra chiacchierata Benjamino, invitandoli a vedere le sue splendide vigne e conoscerne la lavorazione, perché «chi beve per la prima volta il nostro vino e soprattutto chi viene a trovarci, si innamora, ritorna e dopo è difficile che smetta di bere il vino del Carso».
Per approfondire: www.zidarich.it
[In copertina, la tenuta Zidarich affacciata sul golfo di Trieste.
Nella foto in alto a destra Benjamino Zidarich tra le sue vigne. Foto C. Sponza]
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