Ad Aquileia nuovi risultati e rinvenimenti dopo l’ottava campagna di scavo

Martedì 1 luglio sono stati presentati i risultati dell’ottava campagna di scavo condotta ad Aquileia dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova.

Si è recentemente conclusa ad Aquileia l’ottava campagna di scavo condotta dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova nei mesi di maggio e giugno presso l’area della “Casa delle bestie ferite”, situata in via delle Vigne Vecchie, lungo la SR 352 via Iulia Augusta.

Nella città romana Patrimonio dell’Umanità si effettuano regolarmente ogni anno nei mesi estivi campagne di scavo al fine di ampliare le conoscenze storiche della città. Quest’anno le indagini estensive si sono potute allargare verso il percorso del cardine massimo dell’antica colonia (oggi strada statale Iulia Augusta), in quanto l’area dello scavo ha avuto a disposizione una nuova porzione di terreno acquistata nel 2013 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia. In questo nuovo settore, per orientare la prosecuzione delle ricerche, le attività di scavo stratigrafico sono state precedute da indagini con georadar, effettuate dai geofisici Rita Deiana e Guglielmo Strapazzon del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova. Hanno contribuito alle indagini anche gli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale in archeologia dell’Università di Padova.

Come riporta la prof.ssa Monica Salvadori, responsabile del progetto scientifico e direttore dello scavo, “notevole è il ritrovamento di un ambiente caratterizzato da un pavimento a mosaico con decoro geometrico bianco-nero, con riquadri a motivi vegetali policromi di altissima qualità esecutiva. Il pavimento rimase in uso per più secoli, come sembrano attestare i numerosi interventi di restauro visibili sulla superficie, alcuni con tessere bianche altri con lastre marmoree”. Grazie ai dati raccolti finora si è potuto accertare la lunga continuità di vita della “Casa delle Bestie ferite” e degli altri edifici abitativi limitrofi: gli edifici infatti, sopravvissero per un periodo di oltre quattro secoli e presentano almeno tre fasi edilizie che si inseriscono tra la primissima età imperiale e la seconda metà del IV secolo.

I risultati delle indagini sono stati presentati da Giovanna Valenzano, direttore del Dipartimenti dei Beni Culturali dell’Università di Padova e dal Soprintendente per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia Luigi Fozzati. Al termine della presentazione la prof.ssa Monica Salvadori e i responsabili sul campo e dello studio dei materiali Alessandra Didonè, Gaia Brugnolo, Valentina Mantovani, Cristina Boschetti e Andrea Stella hanno condotto una visita guidata per il pubblico.

Inoltre, hanno partecipato all’evento: il presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop, il presidente della Fondazione CRUP Lionello D’Agostini, il neoeletto sindaco di Aquileia Gabriele Spanghero e i rappresentanti della Fondazione Aquileia Alviano Scarel e Cristiano Tiussi nei ruoli di presidente e direttore.

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