Paolo Massobrio e Marco Gatti scelgono Venissa 2010 per Il Golosario, guida che seleziona i 100 migliori vini d'Italia. Come confermano gli autori "tra le eccellenze del vino italiano da anni c’è questa grande realtà, fiore all’occhiello della nostra produzione di qualità: un vero gioiello, Venissa".
Il Premio Top Hundred, che giunge alla dodicesima edizione, sarà consegnato durante la cerimonia ufficiale domenica 17 novembre 2013 dalle ore 12,00 presso l'area AGORÀ di Superstudio Più a Milano in occasione dell'evento "Golosaria", rassegna di Papillon che si tiene dal 16 al 18 novembre. "Il riconoscimento Top Hundred è un importante risultato per il territorio e il coronamento di un lavoro di squadra" spiega Bisol.
Venissa fa parte di un progetto di valorizzazione della storia e della cultura del territorio di Venezia Nativa, arcipelago che comprende Burano, Mazzorbo e Torcello. Gianluca Bisol ha recuperato l'antica vigna murata di Venissa, di proprietà del Comune di Venezia, sull'isola di Mazzorbo ed ha piantato lo storico vitigno veneziano Dorona, dal quale è nato l'Oro Liquido della Venezia Nativa, di cui è disponibile la seconda esclusiva annata: 3911 bottiglie da 0.50 l, 188 esclusive Magnum, 88 Jeroboam e 36 Imperiali da collezione. Venissa omaggia tre tradizioni di Venezia: il vino, l'oro ed il vetro. Nell'ideazione di Giovanni Moretti l'etichetta è stata sostituita da una preziosa foglia d'oro zecchino battuta dall'attuale discendente dell'antica famiglia Berta Battiloro, l'applicazione eseguita a mano e la bottiglia messa poi a ricottura nei forni della vetreria Carlo Moretti a Murano.
Venissa ha pure ospitato la presentazione, in anteprima nazionale, del nuovo libro di Carlo Petrini "Cibo e Libertà - Slow Food: storie di gastronomia per la liberazione". Prendendo spunto da episodi della sua vita e dalle sue esperienze di gastronomo, Petrini attraverso racconti di viaggi ed avventure, porta il lettore alla scoperta di quella liberazione intesa come creatività della diversità, da valorizzare e rispettare per arrivare a un futuro dove il benessere sia veramente un traguardo globale.
Fonte: in collaborazione con Papageno