In questa torrida estate si può fuggire il caldo e partire verso un'altra dimensione non molto lontana da noi, una realtà parallela alla nostra dove il passato è ancora presente e antichi miti e leggende continuano a vivere nella gente e nel territorio: si tratta dei rifugi alpini e delle malghe agrituristiche dislocate sull'intera area alpina del Friuli Venezia Giulia.
Le malghe costituiscono una fondamentale parte del paesaggio rurale e dell'economia della montagna della nostra regione: grazie alla riscoperta delle produzioni casearie tipiche quali il formaggio, la ricotta e il burro, molti giovani allevatori alpini hanno rinnovato l'interesse per l'agricoltura montana.
In epoca recente la malga è divenuta sempre di più un'attrattiva meta turistica: i suoi emozionanti ed incontaminati paesaggi permettono al turista di sognare e al contempo di riscoprire gli autentici profumi e colori della natura. Spesso, non di rado, passeggiando in alta quota capita di incontrare lungo i pendii o tra i rami degli alberi cince e picchi, scoiattoli, caprioli e cervi, camosci e stambecchi.
In questi territori si respira ancora l'atmosfera di un passato lontano, ogni fase del lavoro è scandita dal lento volgere del tempo, secondo i ritmi della natura; le malghe vantano una storia secolare e sono testimonianza di quanto l’uomo abbia da sempre tratto la proprio sussistenza dai pascoli alpini.
Dal 2015 Assorifugi FVG collabora con l’ERSA, con l’obiettivo di valorizzare il comprensorio montano dal punto di vista agroalimentare e turistico.
MALGA CHE VAI... FORMAGGIO CHE TROVI
Secondo i dati della stagione 2014, in Friuli sono attive circa 160 malghe, di cui 53 autorizzate alla trasformazione del latte in prodotti caseari tradizionali e le rimanenti utilizzate per il solo pascolo. Tra i prodotti caseari tradizionali c'è il formaggio di malga, dal gusto pronunciato con note vegetali di pascolo, a volte si presenta con un retrogusto amarognolo; esso è diffuso in Carnia, Val Canale, Canal Del Ferro, Gemonese e nella zona montana del Pordenonese. Oltre al formaggio di malga, anche la ricotta affumicata viene prodotta in tutte le malghe da latte della nostra regione ed è uno dei prodotti più apprezzati dai friulani, spesso presente nei piatti della tradizione. Si distingue per il sapore delicato e per le evidenti note aromatiche che sottolineano la leggera affumicatura. Infine, il burro di malga, Spongje di mont, il quale si ottiene dalla panna di affioramento del latte della sera (brume), ricca di fermenti lattici e quindi sufficientemente acida per produrre un burro di alta qualità.
Diversi e variegati sono i paesaggi che contraddistinguono gli alpeggi della nostra regione: esplorando le malghe della Val Chiarsò ci si imbatte in imponenti cascate d'acqua come la Cascata di Salino, suggestiva per il suo dislivello; tra i paesaggi più spettacolari ci sono i gruppi montuosi delle Alpi Giulie, il cui territorio è contraddistinto sia da un'elevata piovosità che dalla carenza di acque superficiali dovuta al carsismo in quota, le malghe sono insediate negli altopiani delle tre valli principali, la Val Resia, la Val Raccolana e la Val Dogna. Non solo flora, ma anche una varietà di esemplari di fauna, tra cui l’aquila, il camoscio, il capriolo e la marmotta; nelle malghe della dorsale Sauris, Val Pesarina – Ovaro ad esempio, si possono incontrare cervi e altri ungulati e rapaci che veleggiano in alto.
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