Nasce l’associazione "Oro di Ramandolo". Battesimo il 2 dicembre a Nimis (Udine).
Presentata il 29 novembre 2012 nella sede della Provincia di Udine l'iniziativa dei produttori del pregiato vino Ramandolo: un’associazione ad hoc, Oro di Ramandolo, nata appositamente per promuovere e valorizzare una nicchia della produzione vitivinicola che rende il Friuli al top.
La presentazione è avvenuta nel Salone del Consiglio della Provincia di Udine [foto a destra] alla presenza del presidente dell’associazione dei produttori, Maurizio Zaccomer, del presidente della Provincia Pietro Fontanini e del vicepresidente di Palazzo Belgrado, nonché assessore all’Agricoltura, Daniele Macorig che ha sostenuto la nuova realtà, dimostrando massima sensibilità e attenzione verso le istanze legate alla gamma high level. «I produttori sentivano l’esigenza di creare una vetrina specifica del loro vino per dedicare uno spazio esclusivo e una conseguente tutela finalizzata: questa strategia premia tutto il territorio; dobbiamo far conoscere sempre di più il Ramandolo la cui qualità è altissima», sostiene il numero uno di Palazzo Belgrado. «Si è deciso di fare sistema – dichiara il vicepresidente Macorig – e questa associazione ha trovato un’intesa con altre realtà e ha stretto collaborazioni con gli altri consorzi nell’ottica di potenziare le offerte del territorio e far primeggiare le eccellenze nella logica di un autentico marketing territoriale».
Oro di Ramandolo - che non intende porsi in concorrenza con il Consorzio Tutela Vini Colli Orientali del Friuli e Ramandolo che si occupa prevalentemente della tutela del marchio - si farà conoscere al grande pubblico, hanno spiegato Bepi Pucciarelli e Walter Filiputti, proprio in concomitanza con la spremitura delle uve, con un doppio appuntamento il 2 e 3 dicembre a Nimis, patria del Ramandolo. Alta l’attesa per la kermesse di domenica patrocinata dalla Provincia di Udine, dal titolo accattivante “Quando l’Oro esce dal torchio”: le uve vendemmiate, lasciate appassire e trasformate in mosto dorato saranno il richiamo con cui i produttori del Ramandolo DOCG apriranno le loro cantine per il primo assaggio dell’Oro di Ramandolo 2012. Tutte le 14 cantine sono disponibili, senza necessità di prenotazione, all’accoglienza (Anna Berra, Bernardis, Bressani, Claucigh, Comelli, Covazzi, Dri Giacomo, Filippon, I Comelli, La Favite, Merlino, Micossi, Vizzuti, Zaccomer) e in quattro aziende - Claucigh, I Comelli, Merlino, Zaccomer - si potrà assistere anche alla torchiatura, a partire dalle ore 14, per vedere con i propri occhi il momento in cui l’Oro esce dal torchio.
E un vero e proprio concerto del gusto dell’Oro di Ramandolo si terrà lunedì 3 dicembre per un evento speciale, in collaborazione con il Consorzio FVG Via dei Sapori, concepito come ultimo atto della vendemmia 2012: venti chef si recheranno nella terra del Ramandolo per abbinare al vino i loro piatti, in una premiere unica che unisce l’alta cucina al vino d’élite. Il punto d’incontro è alla Trattoria Lis Campanelis, dalle 19.30 alle 21, per un ricco aperitivo: da qui i pulmini accompagneranno gli ospiti nelle 4 cantine dove, oltre ad assistere alla spremitura delle uve passite del Ramandolo, gli chef (5 in ciascuna cantina) prepareranno prelibatezze culinarie. Saranno cinque i pullmini che garantiranno spostamenti rapidi da cantina a cantina. A suggellare il concerto del gusto saranno i dolci da accompagnare con il Ramandolo al Ramandolo Club.
Il presidente pro tempore dell’associazione Oro di Ramandolo, Zaccomer, ha spiegato la mission dell’associazione: «Fungerà da stimolo per tutti i produttori per un continuo miglioramento del nostro lavoro; questi produttori hanno scelto la strada giusta, c’è bisogno di decisioni coraggiose». E dal canto suo Bepi Pucciarelli ha assicurato che a questa prima edizioni seguiranno altre edizioni promosse dall’associazione. «La scelta di far coincidere Oro di Ramandolo con la spremitura - conclude il vicepresidente Macorig - dà l’opportunità al turista o all’ospite enogastronomico di apprendere le tecniche specifiche, entrando a far parte, come protagonista, del ciclo produttivo della vinificazione»